“Materia” non è semplicemente per me un termine che allude all’essenza realistica dei soggetti raffigurati nei miei quadri, ma è prevalentemente la mia visione artistica volta a catturare ciò che il tempo e gli eventi passati hanno portato quel particolare soggetto ad essere quello che è oggi. “Materia” è anche il mio modo di dare importanza, dignità, e se possibile nuova vita, a quello che in teoria dovrebbe essere un soggetto altrimenti irrilevante, inanimato e perciò senza età. “Materia” è pure la possibilità di sublimare la realtà (e quindi anche soggetti apparentemente molto reali) nell’arte e trasfigurarne il significato. I soggetti che nel corso degli anni ho trovato più interessanti per compiere questa ricerca, e che al contempo appagavano la mia sensibilità personale, sono dettagli senza pretese, come piccole porzioni di un rudere in muratura, una liscia superficie di pietra, un materiale di legno consumato, un oggetto metallico arrugginito e qualsiasi altro dettaglio che dimostra la sua storia (la sua età) attraverso le ingiurie del tempo. Come risultato del mio sforzo di dare a questi soggetti un’identità e per conferire loro importanza prevalentemente per quello che significano in quel momento per me, piuttosto che per ciò che rappresentano, essi vengono raffigurati in modo “decontestualizzato” rispetto al loro ambiente. Il realismo dei miei quadri è principalmente una conseguenza del mio tentativo estremo di riprodurre accuratamente tutti i segni che sono stati lasciati nel corso degli anni su queste superfici. Questi segni rappresentano una sorta di DNA, da cui traggo l’illusione di accrescere ulteriormente l’identità del soggetto, anche forse per assistere agli eventi che esso ha vissuto durante la sua “vita”. L’alternanza di luce e ombra, con quest’ultima che lambisce la superficie dei miei soggetti o semplicemente definendo linee rette, è il mio modo per arricchirne il carattere, per aggiungere tridimensionalità all’immagine e per avere l’illusione di infondere vita e anima a tutta la tela.
Sandro Bastioli è nato a Spoleto nel 1949. Trasferitosi giovanissimo in Svizzera, inizia a dipingere da autodidatta, mentre la passione per il disegno si manifesta fin da bambino. Tornato in Italia , si stabilisce a Milano e affina la sua innata tendenza artistica frequentando per due anni la libera Accademia di Pittura di Bovisio Masciago (Milano) sotto la guida del Prof. Cino Balleri, dove migliora la tecnica dell’arte dal vero per riversarla poi sulla pittura ad olio da lui prediletta. Inizia il suo cammino come artista seguendo le tappe miliari della pittura: si cimenta con i “nudi” femminili, realizzati sia ad olio che con la sanguigna, a lui particolarmente cara, passando ai “paesaggi” umbri riprodotti con meticolosa precisione per approdare infine alle “nature morte” di stile caravaggiesco con le quali si fa conoscere. Nel 1977 espone le sue prime opere in occasione del Festival dei due Mondi di Spoleto. Allestisce quindi una mostra personale a Milano presso la Sala Comunale, e a Torino alla galleria “La Piccola”. Nell’ottobre del 1980 espone alla galleria “SK” di Galatina (Lecce) dove vince il “Premio Martinez”. Poi è a Gabicce di Pesaro, a Gualdo Tadino presso la Pinacoteca Comunale, quindi a Rieti invitato dall’Associazione Arti Figurative, nella galleria “Sala d’Arte 52”. Espone poi in una collettiva di 25 artisti promossa dalla Pro-loco di Spoleto in occasione del Ferragosto Spoletino del 1988. L’anno successivo è presente in una mostra d’arte sacra allestita nel Chiostro di San Nicolò di Spoleto e, sempre nello stesso anno, realizza per la Pro-Spoleto il manifesto ufficiale del Convegno Regionale di Micologia tenutosi a Spoleto. Ma è tra la fine del 1989 e il 1990 che avviene una svolta decisiva nella pittura di Sandro Bastioli. L’elemento “pietra” si inserisce di prepotenza nei suoi quadri, spostando l’obiettivo dalla natura morta vegetale ai sassi scavati, ai ciottoli di fiume levigati, alla composizione ordinata di lastre di marmo e travertini che, il gioco di luci ed ombre creato dal pittore, rende vivi e pieni di significati non meno delle precedenti composizioni di frutta. Pian piano nelle sue tele appaiono sfondi marmorei, muri antichi, colonne riecheggianti alla bellezza classica e all’elemento umano si sostituisce sempre più spesso quello materico: i nudi femminili diventano statue di pietra o frammenti di esse per poi scomparire del tutto nell’ultima produzione. L’evoluzione di questa originale idea artistica giunge infine alla ricerca di uno stile essenziale, geometrico e scevro da manierismi ricercati, che punta al “particolare” come base di partenza di un iperrealismo mitigato però da una sensibilità classica sempre presente. Partecipa nel 1990 alla “Settimana degli Umbri a Roma” dove viene premiato con una medaglia e, nell’agosto dello stesso anno, è presente alla 3a edizione della manifestazione d’arte e cultura a Montereale in Abruzzo. Espone quindi a Spoleto in una rassegna di pittura, grafica e scultura organizzata dalla Pro-loco dove vince il premio della giuria quale miglior artista della mostra e, successivamente, nel 1993 è presente con una sua opera alla mostra “De Nativitate” promossa dal Comune di Spoleto e dall’azienda Turistica di Spoleto. Ha quindi presentato i suoi dipinti a Vigevano, nella galleria “S. Bartolomeo”, a Città Ducale, presso Palazzo Maioli, a Milano alla 1a edizione della “Miart” poi a Padova all’Arte Fiera del 1994. Nel 1997 partecipa alla 1a rassegna internazionale d’Arte di Militello (Messina). Nel 2000, dal 28 Settembre al 14 Ottobre espone i suoi quadri a New York presso “La MaMa Gallery” nell’East Village sotto la prestigiosa guida di Ellen Stewart, fondatrice del rivoluzionario movimento culturale dell’Off-Off. Con la sua mostra personale Sandro Bastioli apre ed inaugura la stagione culturale de “La MaMa”. Dopo varie altre partecipazioni a mostre e collettive, nel 2008 le opere di Sandro Bastioli vengono scelte dal Comune di Schwetzingen, in Germania, per essere esposte in una personale tenutasi dal 2 Maggio al 27 Giugno, dal titolo evocativo “Le Pietre di Spoleto”. Tra la fine di Gennaio e Febbraio 2009 espone le sue opere, dietro invito del Comune di Marsciano (Pg) in una mostra personale presso le suggestive sale affrescate le Museo Dinamico del Laterizio e delle Terrecotte. Nel mese di Marzo 2009 i dipinti di Sandro Bastioli sono presenti nella Galleria Tonne di Oslo, per una mostra personale che si tiene dal 21 al 5 Aprile 2009. Nell’ottobre 2010 espone in una personale presso la 40° Rassegna d’Arte Contemporanea “Re di Roma” a Roma in qualità di ospite d’onore. A Maggio 2015 Sandro Bastioli espone le sue opere ad Eggi (Spoleto) dietro invito dell’Associazione Pro – Loco “Amici di Eggi” dove si aggiudica il prestigioso premio “Alberto Talegalli”. Sempre nel 2015 partecipa ad una collettiva organizzata con il patrocinio del Comune di Spoleto dall’Associazione Culturale “Ovèst” presso il Palazzo Comunale Leonetti Luparini. Dal 7 Novembre 2015 al 22 Maggio 2016 è presente con una selezione di opere presso il Museo d’Arte Moderna di Spoleto “Palazzo Collicola” per la mostra “Spoleto Contemporanea” organizzata dal Direttore Artistico Gianluca Marziani, per la quale si aggiudica la copertina del numero on line della rivista “ARTRIBUNE”. Di lui hanno scritto Gianni Turina, Fiorello F. Ardizzon, Patrizio M. Benvenuti, Emidio Di Carlo, Roberto De Feo e Alberto D’Atanasio. Ha ottenuto recensioni giornalistiche dal Corriere dell’Umbria, La Voce del Sud, Il Carlino di Pesaro, La Nazione, Elle Decor, Umbria & Turismo, Ottica News e The Magazine of la Cucina Italiana, Ville & Casali, Artribune. Oggi Sandro Bastioli vive a Spoleto e lavora in un piccolo studio d’arte in Via di Fontesecca, n° 13, nel cuore del centro storico.Cos'e' Materia
Biografia di Sandro Bastioli